domenica, novembre 02, 2014

Dall'allattamento allo svezzamento.

Sappiamo davvero cosa diamo ai nostri bimbi da mangiare?

Già dalla gravidanza iniziamo a preoccuparci di ciò che mangiamo per preservare la salute del nostro piccolo che portiamo in grembo. Poi lui nasce e inizia la delicatissima e quasi mistica fase
dell'allattamento. In un attimo si arriva già alle prime pappe e noi ci affidiamo completamente ai consigli del pediatra che sempre più spesso si limita a seguire le linee guida del Ministero Della Salute.  http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsplingua=italiano&id=1928&area=saluteBambino&menu=alimentazione
Regole corrette per un corretto sviluppo psico fisico, certo, ma forse un poco troppo superficiali. 
In effetti trattasi di consigli indicativi, poi sta chiaramente alla figura genitoriale approfondire tale argomento.
E cosi io, come tante altre mamme, ho iniziato a pormi il problema. 
Innanzitutto la mia prima questione è stata: negli altri paesi del mondo i bambini verranno svezzati allo stesso modo dei nostri? Con gli stessi alimenti e le stesse "ricette"? 
In seguito ho iniziato a valutare gli alimenti che ci sono in commercio oggi, che sono svariati e a volte molto più preziosi e nutrienti di quelli che di principio noi tendiamo ad usare. 
Grazie alla globalizzazione abbiamo scoperto tutta una diversificata serie  di alimenti che non appartengono alla nostra dieta abituale e mi sono detta: perchè non usarli?
Farine di miglio, di quinoa, di farro, molto più leggere e salutari di quelle di semola per esempio e sicuramente molto più digeribili grazie alla inferiore quantità di glutine che esse contengono. 
E il latte? Dopo l'anno d'età, quando il latte materno viene a mancare, il bimbo ha ancora veramente bisogno di questa bevanda?
I paesi orientali non ne fanno uso per esempio, eppure, dati certi dimostrano che la percentuale di malattie legate alla carenza di calcio, come l'osteoporosi, è nettamente inferiore rispetto a quelle dei paesi occidentali che di latte, specie quello vaccino, ne fanno quasi un abuso.
Allora? Che fare? Cosa è giusto dare ai nostri piccoli durante la loro crescita?
Per non parlare dell'eccesso che facciamo delle proteine animali. Delle carni rosse, delle uova. Che per carità, avranno anche delle caratteristiche fondamentali per lo sviluppo e la crescita del bambino, come per esempio la presenza di amminoacidi essenziali, ma siamo davvero sicuri che dare tutta quella carne ad un bimbo di pochi mesi faccia davvero bene? E che l'organismo umano non riesca, attraverso sistemi metabolici complessi a rendere le proteine vegetali ancora più preziose?
Le nostre nonne, almeno la mia, ma così anche la mia mamma, sostenevano e sostengono che sarebbe più corretto proporre al bambino prima il secondo, a base di proteine animali appunto, e poi il primo, a base di cereali e verdura. Ma siamo davvero certe che sia giusto cosi? 
A dire la verità quando vedo mio figlio mangiarsi un sostanzioso primo a base di verdure e cereali, mi sento già soddisfatta e penso che con qualche pezzetto di carnina, formaggio o pesce dopo, sempre accompagnati da un degno contorno, siano sufficienti al suo corretto sviluppo.

Tutta questa serie di riflessioni, insieme a molte altre che affronterò più avanti e che mi piacerebbe discutere insieme, mi hanno portato alla creazione di questo blog che non nasce dalla presunzione di dettare regole alternative a quelle tradizionali giudicandole, ma che vuole essere un ottimo spunto e soprattutto un luogo di confronto e ritrovo per quelle mamme che come me, si pongono il problema. 



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